DI GIANPAOLO MARCUCCI
C’è un uomo su un’autostrada.
Tutto intorno a lui scorre veloce.
L’asfalto gli sembra liquido e di fronte, lontano, ha l’orizzonte.
E’ un’immagine limpida, sempre uguale, riflette un posto in cui lui vorrebbe tanto essere, tanto arrivare.
In corsa sull’autostrada l’uomo non è l’unico. Ce ne sono altri. Sono molti e tutti simili ma non si parlano. Ognuno è dentro alla propria automobile e guarda dritto davanti a sé.
L’orizzonte è lo stesso per tutti e tutti vogliono raggiungerlo. Sono su quell’autostrada da tantissimo tempo, da quando ne hanno memoria.
Uscire non è una possibilità nemmeno considerata.
C’è un uomo su un’autostrada.
Tutto intorno a lui scorre veloce.
L’asfalto gli sembra liquido e di fronte, lontano, ha l’orizzonte.
Da fuori l’architetto lucida bene il cartellone e olia il tapis roulant. Nulla pare essere fuori posto: “Ho creato una giostra perfetta”