Quando provi a meditare e pensi di non riuscire, non scoraggiarti, fai la cosa più saggia da fare: osserva il pensiero che dice: “oggi proprio non riesco a meditare”. Ogni volta che ti senti sopraffatto da un pensiero è perché credi di essere tu quel pensiero. Qualsiasi contenuto rappresenti, esso non può mai toccarti se tu lo osservi. Osserva tutto. Tutto ciò che osservi, tutto ciò che hai nella mente, che immagini, che idealizzi, che concettualizzi, non puoi essere tu. Tu sei colui che osserva questo gioco di luci.
“C’è una cascata, ci sono degli alberi, delle gambe incrociate; io non sono la cascata, gli alberi, le gambe”
“C’è un pensiero che dice che non sono la cascata, gli alberi, le gambe; io non sono quel pensiero”
“C’è un pensiero che dice che non sono un pensiero; io non sono quel pensiero”
“…”
Osserva e ascolta attentamente ogni percezione, sensazione, pensiero, emozione. Osserva tutto, cerca dove sei, cerca se ci sei. Osserva tutto, sempre. Se lo farai, sarai invulnerabile ad ogni cosa che ora credi esterna a te e un senso profondo di pace, silenzio e beatitudine ti pervaderà. In quel silenzio si poseranno i semi e sbocceranno i fiori di quello che adesso chiami risveglio.