ルアー
男と狼と双子の魂
IL RICHIAMO
L’uomo scendeva nella direzione della notte
Erano anni che non si muoveva dalla sua posizione
Aveva i piedi di metallo e le unghie d’oro bianco
Le sue mani erano magre e le dita lunghe, scheletriche
Ticchettavano, ticchettavano come se fosse inverno inoltrato
Nel bosco dove camminava i canti sacri erano già iniziati
“Dove cammini uomo?”
Disse una voce imperiosa
L’uomo fece per non sentirla, da non fermarsi al primo altare
Il cielo era oscuro e le bugie si ammischiavano con il vento
Tutto quella sera avrebbe potuto essere vero
L’uomo era lupo adesso
Camminava con tutti i piedi e non conosceva più l’odore del controllo
Verso la notte il lupo correva
Non scappa ne caccia, è solo il richiamo che lo muove
“Dove corri lupo?”
Una voce disse imperiosa
Il lupo alzò le orecchie, si fermò un attimo, poi continuò la corsa
I canti magici erano già cominciati
Il lupo era un’anima antica adesso.
Fluttuava nella notte e non aveva più niente di suo oltre alla ricerca della sua gemella
“Sei tornata”
Disse una voce imperiosa
L’anima antica si fermò, vibrò forte di luce e si unì al buio della notte.
La notte esplose nella prima alba del creato
ルアー
L’UNIONE
I due corpi sono attorcigliati tra loro in una lotta
Nudi come vermi
Sudati come schiavi
Le due menti vedono la stessa scena all’infinito
Le realtà confinano e si toccano
Le pareti tremano e iniziano a crollare
I due cuori stanno per impattare
Palpitano all’unisono sempre più veloce
L’esplosione è imminente
Le due anime danzano finalmente vicine dopo un’eternità
Danzano la loro antichità in un rito iniziatico indecifrabile
Esplode
Tutto si mischia
Tutto si mescola
Due fiumi convergono in un mare caldo e calmo
E’ compiuto
連合
LA NASCITA
Il seme attecchisce
Tre funzioni nascono:
Una stella
Un bambino
Il tempo del bambino di fissare la stella
出産
I PASSI
Il bambino ha visto, tutto fuor che la stella è il suo regno.
Il bambino esplora l’universo. Una notte, da ramingo, fa per fermarsi sul pianeta azzurro. Li si stanzia e vive libero nella vastità dei deserti, domina ogni elemento.
Il suo impero si estende per tutto ciò che vede. Il bambino è ora un uomo, figlio primo di Dio. La terra è il luogo dove prolifera e li domina su animali piante e minerali. Tutto il creato risponde a lui in quanto espressione più alta e vivente del creatore.
手順
LA CADUTA
L’uomo assume la forma di terrestre, crea città e perfora montagne per muoversi più velocemente.
Vive gli opposti e si intrattiene nel suo paradiso terrestre.
Eternamente .
Ventuno ere risiede fermo, poi mosso da superbia creatrice decide di elevare la sua stirpe e congiungersi con l’astro fratello separato da lui alla nascita. L’uomo decide di divenire creatore e sfidare Dio.
Cosparso di ricchezza crea una macchina che illumina il cielo.
Per anni assiste alla creazione del suo volere e diviene magro e inquieto mentre la sua macchina di luce si innalza possente.
Una grande festa viene celebrata il giorno della luce, tutta l’umanità siede di fronte al grande occhio che dovrà accendere il cielo e salutare le stelle.
Dal buio del bosco esce il Re degli uomini, altra metà della stella, colui che cerca il ricongiungimento con la luce dal momento della sua nascita.
Sale sulla macchina acclamato dal suo popolo: Elisio è pronto alla sua sublimazione. Sale sulla macchina, invoca suo padre e sua madre distende le braccia e accende ogni cosa.
La macchina costruita dall’uomo lancia una luce totale che si espande capillare e raggiunge ogni angolo oscuro del cosmo.
Nulla è più visibile oltre alla luce, nessuna stella è più distinguibile dall’unica visione luminosa.
L’uomo vede la luce per alcuni istanti, ne coglie la potenza e bellezza, si illumina interamente e poi diviene cieco.
Elisio cade dalla macchina.
Per un istante, Dio è riprodotto da suo figlio, per un attimo ciò che era due diviene zero.
Dopo la caduta, senza più vista, l’uomo si avvia in direzione della notte
Erano anni che non si muoveva dalla sua posizione
Aveva i piedi di metallo e le unghie d’oro bianco
Le sue mani erano magre e le dita lunghe, scheletriche
Ticchettavano, ticchettavano come se fosse inverno inoltrato
Nel bosco i canti sacri sono già iniziati
“Dove cammini uomo?”
Disse una voce imperiosa
秋
– Gianpaolo Marcucci