E’ possible vedere il mondo come un tabellone di punti colpa
Ogni azione corrisponde ad un numero di punti colpa. Una spesa fatta male, un’imperdonabile dimenticanza, una riga sulla macchina, arrivare tardi, troppi pochi messaggi….tutte le azioni hanno un numero di punti colpa assegnato e nel gioco è impossibile non agire
Poi ci sono i bonus, gli avvenimenti speciali involontari, che aggiungono punti colpa al tabellone e li distribuiscono fra i partecipanti. Ad esempio la morte di un animale sprigiona circa 800 punti colpa, una separazione 15.000, la morte di un umano caro 100.000 punti
Il gioco va in automatico e il punteggio non è mai sindacabile. Chi riceve i punti deve poi liberarsene quanto prima
Le istruzioni dicono che vince il gioco chi arriva a 0 punti colpa e tutti aspirano alla vittoria
In realtà però il gioco è fallato
I punti infatti sono sempre distribuiti e il giocatore che si libera di tutti i punti colpa lo fa scaricandoli sugli altri che per forza a loro volta dovranno liberarsene
Vincere il gioco, ovvero avere 0 punti colpa corrisponde infatti alla azione peggiore che si possa fare e comporta un milione di punti colpa
Il gioco si basa sull’ignoranza di cosa accade a chi smette di passare punti colpa e accumula tutto il punteggio. Se qualcuno lo fa, il gioco non può più avere vincitori ne svolgersi e si interrompe, un errore blocca il sistema e i punti colpa perdono consistenza. Erano finti, si scopre che era tutto immaginato. Poi, dopo una finestra di tempo limitata in cui tutto è possibile, si riavvia il tabellone e il gioco ricomincia.
Tutto come prima…solo che i giocatori più anziani e coloro che hanno buona memoria si ricordano di uno strano tipo chiamato Gesù che aveva fatto una cosa ma non si sa bene cosa
Occhio al punteggio
Gianpaolo Marcucci